Maggio 4

REGOLAMENTO AZIENDALE E CODICE DISCIPLINARE

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Si ricorda nuovamente di affiggere in luogo accessibile a tutti (bacheca aziendale) il regolamento aziendale ed il codice disciplinare.
In difetto, le eventuali sanzioni disciplinari non sono valide.
Lo Studio rimane a disposizione per redigere e aggiornare il Regolamento aziendale.

Maggio 4

RECUPERO COSTI AZIENDALI PER ASSENZE CAUSATE DA TERZI

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Il datore di lavoro ha diritto ad essere risarcito del danno nel caso in cui un proprio dipendente sia costretto a rimanere assente dal posto di lavoro a causa di un incidente procurato per altrui responsabilità, anche concorsuale (c.d. rivalsa del datore di lavoro).
Infatti, in caso di assenza lavorativa di un dipendente causata da responsabilità di terzi, l’azienda può recuperare il costo del danno subito (ratei tredicesima, quota ferie, permessi, tredicesima, contributi, tasse).
Oltretutto, nel caso in cui il dipendente assente debba essere necessariamente sostituito, il datore di lavoro ha diritto anche all’integrale risarcimento di tutto ciò che corrisponde per sostituire il dipendente incolpevolmente assente.
Lo Studio Nucci quantifica i costi da recuperare per l’assenza del dipendente e agisce per il recupero degli stessi a favore del datore di lavoro, senza alcun costo per il Cliente.

Maggio 4

BENEFICI ANNO 2015 PER NUCLEI FAMILIARI CON ALMENO 4 FIGLI MINORI

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Il c.d. bonus quarto figlio è riconosciuto ai nuclei familiari con un numero di figli minori pari o superiore a quattro, già beneficiari, per l’annualità 2015, dell’assegno per i tre figli minori e con un Isee non superiore a € 8.500,00.
Ai fini del riconoscimento del beneficio è sufficiente la domanda già presentata per la concessione dell’assegno per i tre figli minori relativo all’annualità 2015.

Maggio 4

CHIARIMENTI DI ALCUNI DUBBI SULLE NUOVE DIMISSIONI TELEMATICHE

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Si ricorda che da sabato 12 marzo 2016 sono operative le nuove modalità di comunicazione delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro.

Sono valide ed efficaci solo le dimissioni e le risoluzioni consensuali comunicate per via telematica (NB. CONTROLLATE SEMPRE LE PEC).

Di seguito alcuni chiarimenti sulla nuova procedura resi dal Ministero del Lavoro.
Natura ed efficacia
• Il modello telematico non ha la funzione di convalidare dimissioni rese in altra forma, ma introduce la “forma tipica” delle stesse, che, per essere efficaci, devono essere presentate secondo le modalità telematiche introdotte.
• Se il lavoratore comunica le dimissioni in forma diversa e, nonostante i solleciti, non utilizza la procedura telematica, è il datore di lavoro a dover risolvere (cessare) il rapporto di lavoro (es: per dimissioni volontarie per comportamento concludente del lavoratore. Non per giusta causa a seguito di assenza ingiustificata, previo procedimento disciplinare, considerato che l’assenza non è ingiustificata ma determinata dalle dimissioni).
La comunicazione obbligatoria di cessazione al CPI, comunque dovuta, è inefficace se il lavoratore non ha proceduto con l’invio del modello telematico.

SI procedura on line
• Rapporti di lavoro privati;
• lavoratrici che hanno pubblicato la data del loro matrimonio per cui vige il divieto di licenziamento con successiva convalida presso DTL;
• dimissioni per il raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata;
• dimissioni da rapporto di lavoro a tempo determinato;
• direttore generale e amministratore delegato di un’azienda;
• dimissioni per giusta causa.

NO procedura on line
• Lavoratori domestici;
• risoluzioni consensuali raggiunte tramite accordi di conciliazione in sede stragiudiziale;
• genitori lavoratori ex art.55, co.4, D.Lgs. n.151/01 con convalida presso DTL;
• recesso durante il periodo di prova;
• co.co.co.;
• interruzione anticipata di tirocinio;
• dimissioni presentate prima del 12 marzo 2016 con cessazione dopo tale data per effetto della decorrenza del preavviso.

Accesso alla procedura
• Il lavoratore deve essere in possesso del PIN dispositivo rilasciato dall’Inps e della firma digitale se non si rivolge a soggetto abilitato.
• Il lavoratore non deve possedere la firma digitale se presenta le dimissioni attraverso un soggetto abilitato.
• È legittima la messa a disposizione di un PC nei locali aziendali, ma il PIN Inps è personale e non cedibile.

Revoca dimissioni
Se le parti si accordano di revocare le dimissioni dopo i 7 giorni, la procedura non consente più la revoca, ma non sarà effettuata la comunicazione obbligatoria e, quindi, il rapporto resta in essere.

Maggio 4

VOUCHER, STRETTA CONTRO L’ABUSO

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Il lavoro accessorio è stato completamente riformato dal Jobs Act.
Dal 25 giugno 2015, infatti, per prestazioni di lavoro accessorio s’intendono le attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi netti superiori a 7 mila euro (9.333 al lordo, cioè al valore nominale di voucher). Inoltre, nei confronti di committenti imprenditori e professionisti sussiste l’ulteriore limite, con riferimento a ciascun singolo committente, di un compenso netto non superiore a 2.000 euro (2.693 euro lordi). Infine, nel caso di prestazioni rese da soggetti che stanno percependo prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito, il limite complessivo netto è di 3 mila euro (4 mila euro lordi).
Per controllare il corretto utilizzo dei voucher e dei limiti economici indicati, l’Inps ha aggiornato e modificato la procedura on line.