Nov 2

IL DECRETO RISTORI

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In vigore dal 29/10/2020.

1. AMMORTIZZATORI SOCIALI COVID19
Prorogati cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga:
• per una durata massima di sei settimane;
• fruibili solo da chi ha avuto l’autorizzazione ad usufruire della seconda tranche di 9 settimane stanziate dal decreto agosto;
• per il periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. I periodi di integrazione salariale precedentemente richiesti e autorizzati che sono stati collocati, anche parzialmente, in periodi successivi al 15 novembre 2020 devono essere imputati alle nuove 6 settimane previste dal Decreto Ristori: le nuove 6 settimane assorbono i periodi di integrazione salariale con causale Covid 19 già autorizzati, collocati dal 16/11 al 31/12.
Contributo addizionale – le sei settimane sono soggette al pagamento di un contributo addizionale a carico del datore di lavoro, determinato sulla base del raffronto tra il fatturato aziendale del primo semestre 2020 e quello corrispondente al primo semestre 2019 (da autocertificare in sede di domanda), pari a:
9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato.
– Il contributo addizionale non è dovuto dai datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20% e per coloro che hanno avviato l’attività d’impresa successivamente al 1° gennaio 2019.
I soggetti la cui attività sia stata sospesa o ridotta dal DPCM 24/10/2020 (bar, ristoranti, ecc.) possono accedere alle nuove 6 settimane anche se non hanno richiesto le 18 settimane introdotte dal decreto agosto e non devono pagare alcun contributo addizionale.

2. ESONERO CONTRIBUTIVO ALTERNATIVO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
L’esonero contributivo, introdotto dal Decreto Agosto, alternativo alla CIG Covid-19 viene prorogato per un periodo massimo di ulteriori 4 settimane, fruibili entro il 31 gennaio 2021, nei limiti delle ore di cassa già fruite nel mese di giugno 2020.

3. SOSPENSIONE VERSAMENTI CONTRIBUTI SOLO PER ATTIVITA’ SOSPESE O RIDOTTE
Per i soggetti la cui attività sia stata sospesa o ridotta dal DPCM 24/10/2020 (bar, ristoranti, ecc.) sono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali e i premi Inail di novembre 2020, da versare entro il 16 dicembre 2020.
Il versamento sarà effettuato, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 16/03/2021 o mediante rateizzazione, fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16/03/2021. Il mancato pagamento di due rate anche non consecutive determina la decadenza dal beneficio della rateazione.

4. DIVIETO DI LICENZIAMENTO FINO AL 31/01/2021
È prorogato fino al 31 gennaio 2021 il divieto di licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo.
Sono esclusi dal divieto in questione le ipotesi di cessazione dell’attività d’impresa, il fallimento e i licenziamenti effettuati a seguito di accordo aziendale di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, i licenziamenti disciplinari.
Dopo l’emanazione del Decreto Ristori il Governo parrebbe aver deciso di prorogare ulteriormente il divieto fino al 31 marzo 2021. Ad oggi non è stato emanato il DPCM con la citata proroga.

5. TRASMISSIONE 770/20
La scadenza di trasmissione del modello 770/20 slitta dal 31 ottobre al 10 dicembre 2020.

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